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1 Maggio 2024
12:00

Posso portare il cucciolo subito a passeggio?

Il cucciolo non deve essere recluso in casa è possibile portarlo subito a passeggio, tuttavia bisogna prestare particolare attenzione fino ai 2-3 mesi di vita. Questo perché il cucciolo deve fare il maggior numero possibile di esperienze positive per accrescere il suo bagaglio di competenze ma senza mettere a rischio la sua salute.

Membro del comitato scientifico di Kodami
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Il cucciolo non deve essere recluso in casa, tuttavia l'ideale è iniziare a farlo uscire per brevi passeggiate intorno ai 2 o 3 mesi, ma soprattutto in previsione di incontri con altri cani sarebbe meglio prestare molta attenzione almeno fino ai 4 mesi.

Questi mesi sono cruciali per il cucciolo in fase di crescita: deve fare il maggior numero possibile di esperienze positive per accrescere il suo bagaglio di competenze, ma nello stesso tempo non deve rischiare di compromettere la sua salute che è molto fragile nelle prime settimane.

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Quando si può portare a spasso un cucciolo?

I cuccioli possono essere portati fuori da subito, ma sempre prestando attenzione a dove li si porta e con quali cani li si fa interagire. Aree cani affollate non sono il luogo giusto per un cane che non ha ancora le giuste esperienze relazionali con altri cani e anche in ragione del delicato sistema immunitario dei piccoli.

Prestando attenzione si può iniziare a farli uscire e interagire in maniera controllata con altri cani, magari di cui conosciamo il temperamento. Non bisogna infatti essere troppo rigidi con i cuccioli, altrimenti li si priva di importanti momenti di conoscenza del mondo che dai 2-3 mesi sono cruciali per il loro sviluppo.

Quali vaccini deve fare un cucciolo di cane prima di uscire?

Al contrario di quanto comunemente si crede i vaccini non sono un obbligo di legge, neanche per i cuccioli. L'unica eccezione è la vaccinazione anti rabbica che deve essere fatta ai cani adulti prima di portarli all'estero, in tutti gli altri casi la decisione è affidata al buon senso del pet mate.

I cuccioli all'inizio sono protetti dagli anticorpi del latte materno, ma pian piano diventa sempre più vulnerabile ad alcune malattie infettive. La vaccinazione è quindi fortemente consigliata a partire dalle sei alle otto settimane di vita. Ma non c'è una regola generale in quanto la vulnerabilità del cucciolo e quindi la sua capacità di rispondere al vaccino può variare rispetto all'individuo.

Il cane può uscire già dopo il primo vaccino, tuttavia sarebbe meglio che non incontri cani sconosciuti dei quali non siamo certi che sia rispettata la copertura vaccinale. Il ciclo vaccinale del piccolo dovrebbe essere completo intorno a 4 mesi di vita, tuttavia molto dipende da come risponde il suo organismo. Per questo motivo no è consigliabile portarlo in luoghi molto frequentati da cani estranei.

Verso i 12 mesi di età c'è poi generalmente il richiamo delle vaccinazioni che serve ad assicurarsi che il nostro cane abbia sviluppato un'adeguata risposta immunitaria.

L'importanza della socializzazione

La socializzazione del cane è un processo fondamentale per salvaguardare il benessere dell'animale, cuccioli compresi. Intorno alla terza settimana di vita il piccolo inizia un processo fondamentale del suo sviluppo, detto di "attaccamento" con la madre. Da qui inizia ad acquisire le basi della formazione del sé.

Questo primo momento si andrà a chiudere poi intorno al quarto mese di vita con l'inizio del periodo di socializzazione vero e proprio. È proprio tra la quarta e la dodicesima settimana, che si protrae fino all'adolescenza, che il cane acquisisce la conoscenza del mondo.

Il cucciolo può quindi socializzare, anzi è fondamentale che lo faccia, ma non modo corretto soprattutto in ragione di una copertura vaccinale ancora incompleta. Per questo è meglio evitare il contatto con cani estranei almeno fino al quarto mese.

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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