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19 Settembre 2024
11:00

Perché non si dovrebbe svegliare il cane che dorme, letteralmente

I cani dormono più di noi umani, in media circa di 14 ore al giorno. Questi momenti di profondo riposo sono fondamentali per un buon equilibrio psico-fisico e non vanno interrotti per non interferire con l'espletamento di un fabbisogno fisiologico importante.

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I cani dormono molto più di noi umani, infatti in media il tempo dedicato al sonno è circa di 14 ore al giorno. Questi momenti di profondo riposo sono fondamentali per un buon equilibrio psico-fisico e non andrebbero interrotti per non interferire con l'espletamento di un fabbisogno fisiologico importante.

I cani hanno la capacità di passare dal sonno alla veglia e viceversa in maniera molto più facile e veloce rispetto a noi umani: è quindi frequente vederli schiacciare dei pisolini mentre noi siamo occupati in altre faccende. In realtà il riposo diurno e quello notturno sono diversi in termini di durata e profondità: durante il giorno il cane dorme con il cosiddetto “occhio aperto”, perché riesce a mantenere alta la soglia di vigilanza anche mentre dorme e il suo sonno è pertanto frammentato (dalle frequenti interruzioni) e meno profondo ma non per questo non importante. Di notte, invece, il sonno riesce ad essere continuativo e a raggiungere la pienezza della profondità.

Perché non devi svegliare il cane che dorme

Svegliare un cane, come del resto accadrebbe se lo facessimo a una persona che riposa, è scortese e negli individui meno tolleranti può anche causare reazioni avverse.

Il sonno serve a ricaricare le energie sia fisiche che mentali, a resettare e elaborare carichi di informazioni raccolte durante la veglia. Un cane a cui non è concesso il riposo necessario può diventare ipersensibile agli stimoli, facilmente irritabile o viceversa apatico e poco coinvolgibile dalle nostre proposte, compresa quella di uscire.

In base poi all’età del cane, il sonno assume sfumature di utilità diverse: per i cuccioli è un momento fisiologico di enorme importanza: spezzare il suo riposo è un sacrilegio, in quanto è un momento che gli permette di sedimentare le cose apprese e garantisce il processo di rigenerazione della memoria. Ecco perché, del resto, fino ai cinque\sei mesi di età le ore di sonno nella giornata di un cucciolo sono maggiori rispetto a quelle di un adulto e dovranno esserne almeno 18. Per garantirgli questo bisogno fisiologico, è molto importante aiutare il nostro piccolo amico posizionando la sua cuccia in un luogo tranquillo, ma non troppo isolato, che non sia di passaggio ed evitare di cadere nella tentazione di andare a coccolarlo, svegliandolo di conseguenza.

Un cane adulto equilibrato, invece, saprà ritagliarsi dei momenti di riposo durante la giornata, riuscendo a staccarsi dalle dinamiche dei suoi umani o di altri animali che abitano in casa con lui.

In generale, a livello ormonale si hanno dei picchi di attivazione il mattino presto e il tardo pomeriggio mentre nelle ore centrali della giornata il cane è più propenso a sonnecchiare.

Anche durante la fase senile della vita il riposo assume una grande importanza e occupa un quantitativo di tempo maggiore in una giornata, rispetto ad un cane giovane o adulto. Il ritmo vitale, a causa del decadimento della condizione fisica, diminuisce così come il suo interesse verso l'esterno e gli stimoli sociali. In questa fase è importante non esporre troppo il cane e lasciarlo riposare per tutto il tempo che necessita su qualcosa di morbido e confortevole che accolga i suoi eventuali dolorini collegati all’età.

Quando preoccuparsi

Esistono però alcuni casi in cui il sonno può rappresentare un campanello d’allarme di un potenziale problema fisico o psichico sottostante. Infatti se il comportamento di Fido diventa improvvisamente letargico e passa il tempo a dormire in maniera smisurata, manifestando contemporaneamente una perdita di interesse all’interazione e a tutto ciò che gli accade intorno (persino al gioco, alle uscite o ai pasti) questo comportamento può essere causato da un dolore fisico. Ci potrebbe essere, ad esempio, un’infiammazione delle articolazioni oppure uno stato generale di malessere dovuto ad una gastroenterite, pancreatite o un’intossicazione alimentare. In questi casi si consiglia di tenere monitorato il cane e contattare il veterinario di fiducia per una visita ed eventuali esami di approfondimento.

Un comportamento letargico può essere anche causato, proprio come negli esseri umani, anche da una eccessiva noia. Il cane che esce poco, che non incontra conspecifici, che viene lasciato spesso solo e per lunghi periodi di tempo e non è stimolato mentalmente potrebbe passare il tempo a dormire conseguentemente ad uno stato depressivo. Potrebbe anche aumentare di peso andando incontro a diabete e obesità.

Davanti a cani poco attivi e con una scarsa reazione agli stimoli che dormono molto, consiglio sempre di porsi l’interrogativo se è una questione di carattere – e quindi è normale che sia così – o se invece ci sono di fondo emozioni come tristezza e noia.

Ricordo infine che ogni individuo e a sé e ci sono razze geneticamente più pigre rispetto ad altre. Ad esempio è più facile vedere un molosso ritagliarsi momenti di inattività e totale pigrizia rispetto ad un cane da pastore che per natura è sempre indaffarato.

Le informazioni fornite su www.kodami.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
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Martina Campanile
Istruttrice cinofila
Sono istruttrice e riabilitatrice cinofila con approccio Cognitivo-Zooantropologico, mi occupo di mediare nella relazione tra cane e umano: sin da piccola è un tema che mi ha affascinato e appassionato. Sono in continuo aggiornamento e penso che non si smetta mai di imparare, come mi insegna ogni giorno Zero, un meticcio sardo che è il mio compagno di vita.
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