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28 Giugno 2024
10:03

Perché la perdita di un animale domestico può farci soffrire più di quella di una persona cara

Quando ho perso la mia cagnolina Luna ho provato sulla mia pelle che la perdita di un animale domestico può essere molto traumatica e in alcuni casi può farci soffrire più della morte di una persona cara. Informandomi, ho scoperto che ci sono dei motivi sia legati alla relazione tra le specie che a quello che si instaura a livello individuale.

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Quando Luna è morta io ero con lei. Quel giorno ero stata indecisa fino all'ultimo se portarla o meno dal veterinario per l'ultimo viaggio. Ad ogni passo tra il parcheggio e la porta dello studio pensavo di girarmi e andare via: "ancora un altro giorno mi dicevo", convincendomi che fosse per lei, e non per me. Capii che non potevo più tornare indietro quando invece di abbaiare e agitarsi davanti alla porta dell'ambulatorio, come aveva sempre negli 11 anni trascorsi insieme, si accucciò su contro il mio petto, troppo stanca o sfiduciata per reagire. Era il segnale che non potevo ignorare.

Mentre era sul lettino le accarezzavo la piccola testa e lei, nonostante il dolore che stava provando, non distoglieva i suoi occhi dai miei. Non so se sapesse che stava morendo, ma so che aveva totale fiducia nelle mie capacità di risolvere il suo problema e che in qualche modo l'avrei difesa dalla sofferenza. Ci siamo guardate fino a che non è tutto finito.

Con mia sorpresa non piansi quel giorno, anche se l'odore del disinfettante e dei medicinali nell'ambulatorio mi faceva pizzicare il naso. Appena tornata a casa mi addormentai di colpo, stremata, nonostante fosse ancora giorno. La mattina dopo però, quando aprii gli occhi, mi resi conto di essere sola. Non ero mai stata sola negli ultimi 11 anni. E finalmente su quella solitudine versai molte lacrime che non credevo di avere.

Non immaginavo fosse possibile, ma la perdita di un animale domestico può farci soffrire più di quella di una persona cara. Ciò mi spinse a informarmi, e a fare ricerche sul lutto, e su cosa avviene nel nostro organismo quando muore chi amiamo, cane o umano che sia.

Quello che scoprii mi sorprese. Molti studi sostengono non solo che la morte del nostro animale è da considerarsi un vero e proprio lutto capace di generare un dolore analogo a quello sperimentato quando muore un essere umano che abbiamo amato, ma che la relazione con il nostro compagno di vita può essere addirittura più emotivamente coinvolgente di quelle che intratteniamo con esseri umani. Ciò è dovuto a molti fattori, alcuni del tutto personali, e altri invece che caratterizzano i rapporti tra la specie umana e quella del cane.

Il cane non è nato già tale ma attraverso un processo noto come domesticazione, avvenuto circa 40 mila anni fa. Nel corso del tempo alcuni individui di lupo si sono progressivamente allontanati dal loro ambiente per vivere a ridosso delle comunità umane fino a diventare i compagni di vita che conosciamo adesso. Le modificazioni che derivano dalla domesticazione lo hanno profondamente cambiato: oggi i cani sanno interpretare il nostro tono di voce, leggono le nostre espressioni, e riescono persino a capire se siamo ubriachi.

Possono farlo grazie all'alleanza che si è instaurata con noi e che nei secoli si è trasformata in un legame intimo. Su questa relazione millenaria si innestano oggi i singoli rapporti che costruiamo con i nostri animali. I cani, in particolare, vedono in noi dei componenti del loro gruppo sociale, e se siamo bravi possiamo diventare per loro delle guide alle quali si affidano in tutto e per tutto, per l'intera durata della loro esistenza. Questo tipo di legame non è lo stesso che si instaura all'interno delle relazioni con gli esseri umani, anche se li amiamo moltissimo.

Perdere un cane significa quindi perdere un alleato, un essere vivente che credeva nelle tue capacità in ogni caso e che aveva una fiducia incondizionata in te, e per farlo non gli servivano tutte le validazioni sociali che, invece, nella complessità dei rapporti umani hanno il loro peso.

Reazioni patologiche al lutto conseguenti alla morte di un parente stretto o di un amico sono ben note, ma le stesse possono verificarsi anche in relazione alla perdita di un animale, come ha rilevato uno studio della Cambridge University nel 2018.

Perdendo Luna, mi sembrava di aver perso una parte di me, ma non solo: ero priva anche di quella sicurezza che ti dà avere sempre al fianco un altro che nonostante sbagli e cadute non ti giudica e non ti molla.

A rendere peggiore il tutto c'era l'incomprensione da parte delle persone. Quando muore un nonno o un genitore, gli altri si stringono a te e cercano di consolarti, quando a morire è il tuo cane non tutti si rendono conto del tuo grado di sofferenza. Eppure, secondo la letteratura scientifica, il grado di attaccamento tra pet mate e animale domestico determina l'impatto psicologico dalla morte di quest'ultimo, e i livelli di dolore conseguenti a questa perdita non sono inferiori a quelli successivi alla perdita di un essere umano.

Un team internazionale di ricercatori ha anche sviluppato un questionario utile proprio a valutare il dolore nelle persone che hanno perso il cane. Senso di colpa, dolore, rabbia, pensieri intrusivi e rimpianti sono i sentimenti che emergono in relazione a questo lutto.

Nonostante le validazioni da parte della scienza, e nonostante gli animali da compagnia si trovino ormai in una casa su quattro, ho percepito che il mio dolore era considerato di serie B, e questo ha contribuito a farmi chiudere ancora di più in me stessa, amplificando l'effetto della sofferenza.

Mi sono presa un po' di tempo per accettare quello che era successo: non mi sarei più svegliata con la mia Luna sul petto, non avrei più dovuto nascondere i miei sandali per impedire che li mangiasse, non avrei più corso al parco buttandomi sull'erba insieme a lei.

Infine, ho preso il grande pacco delle sue crocchette preferite che avevo comprato allo scopo di farle tornare l'appetito, e l'ho portato al rifugio più vicino. Mi ha fatto bene restare un po' tra quei cani senza famiglia, e anche se il dolore per Luna non passerà mai, sento che un giorno sarò pronta ad amare di nuovo.

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