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10 Maggio 2024
9:00

Perché il mio gatto è sempre nervoso?

Un gatto può essere costantemente nervoso per un malessere fisico, per la noia che rende le sue giornate tutte uguali, ma anche per altri motivi più difficili da individuare.

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Membro del comitato scientifico di Kodami
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Un gatto può essere costantemente nervoso per tanti motivi, come il malessere fisico, la noia che rende uguali le sue giornate, difficoltà nel gestire o controllare il territorio rispetto ad altri gatti o relazioni sociali conflittuali che non trovano soluzione di pace. A seconda del problema, sarà necessario capire se è possibile risolvere la situazione migliorando la gestione degli spazi e/o aumentando la possibilità del gatto di giocare e di esplorare o se, piuttosto, è necessario ricorrere al consulto di un veterinario o di un esperto di comportamento che sappiano guidare in un percorso di miglioramento un po’ più strutturato.

Fastidi fisici

Una delle problematiche di base al nervosismo del gatto è la presenza di parassiti, di dermatiti pruriginose, di dolore o di altre condizioni che gli causino un persistente fastidio a livello fisico. In questo caso il gatto fatica a rilassarsi, a sentirsi bene nei suoi stessi panni o addirittura prova sofferenza e l’unico modo per restituirgli un po’ di serenità è rimuovere le cause fisiche del disturbo, dopo una attenta diagnosi fatta da un veterinario ed una terapia opportuna.

Inquietudine da noia

Un altro motivo di irrequietezza e nervosismo potrebbe risiedere in uno stile di vita in cui la noia e la mancanza di attività interessanti la fanno da padrone. I gatti sono animali mentalmente vivaci e se le giornate non presentano la giusta dose di curiosità o possibilità di attivarsi in qualcosa di stimolante, alla lunga possono andare incontro a comportamenti nevrotici. Arricchire le giornate con attività giocose e fornire un ambiente ricco di possibilità di esplorare è fondamentale per garantire un minimo di benessere psico-fisico.

Problemi territoriali

I gatti che sentono minacciato il proprio territorio – magari a causa di frequenti incursioni da parte di altri sconosciuti – potrebbero vivere in un persistente stato di ansia che viene manifestato con nervosismo, inquietudine, aggressività. La soluzione è cercare di garantire al micio degli spazi domestici sicuri e protetti, dove si possa sempre ritirare in caso di problemi o difficoltà, senza che nessuno lo vada a stanare o lo vada a disturbare.

Difficoltà nelle relazioni

Le relazioni sociali possono essere fonte di stress per il gatto il quale, se non ha modo di sottrarvisi, può iniziare a manifestare la propria intolleranza attraverso atti di nervosismo o aggressività, anche dirette verso animali e persone diversi da quelle che provocano l’originaria tensione. Riuscire a portare l’equilibrio in un gruppo di gatti che non vanno d’accordo è sempre una sfida ardua che richiede grande impegno personale, la disponibilità di ridefinire gli spazi casalinghi (ad esempio, moltiplicando luoghi di riposo, ciotole e lettiere) e ritagliare tempo di qualità per ciascuno.

Eccesso di coccole

Per quanto possa sembrare paradossale, anche le coccole – quando eccessive, invadenti, non richieste – possono diventare motivo di stress e di nervosismo per il gatto. E' possibile riconoscere  questo caso anche dal fatto che il gatto appare intollerante ad contatto fisico o tende a reagire mordendo o graffiando dopo poco. L’ideale sarebbe imparare a riconoscere i segnali di non disponibilità che danno i gatti quando spostano lo sguardo o iniziano ad agitare la coda, imparando noi per primi a trattenerci dal contatto e rispettare la volontà dei mici.

Cosa fare quando il gatto è nervoso?

Individuare le cause di stress e nervosismo dei gatti è la prima cosa da fare. Oltre ai suggerimenti già citati, a seconda della casistica, spesso può essere assai utile farsi supportare da una figura professionale in grado di leggere "tra le righe" della condizione attuale del micio. A volte gli ostacoli che si possono incontrare sono insormontabili ma, con i giusti accorgimenti, è possibile quanto meno arrivare ad un miglioramento della qualità di vita del micio e, quindi, del suo benessere generale.

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Sonia Campa
Consulente per la relazione uomo-gatto
Sono diplomata al Master in Etologia degli Animali d'Affezione dell'Università di Pisa, educatrice ed istruttrice cinofila formata in SIUA. Lavoro come consulente della relazione uomo-gatto e uomo-cane con un approccio relazionale e sono autrice del libro "L'insostenibile tenerezza del gatto".
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