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15 Settembre 2024
16:00

Perché i leopardi hanno le macchie e cosa le rende uniche tra i felini

I leopardi sono fra gli animali più eleganti e amati della natura. Sono dei micidiali predatori, ma ciò che li rende così interessanti agli esseri umani è il loro manto maculato, fra i più apprezzati in assoluto da fotografi e documentaristi.

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A differenza di molti altri felini e di altri predatori, il leopardo (Panthera pardus) dispone di un manto particolare che presenta un numero molto elevato di macchie di medie e piccole dimensioni, che lo rendono uno dei mammiferi più eleganti e suggestivi della natura. Queste macchie si sono evolute per permettere all'animale di mimetizzarsi meglio nei confronti dell'ambiente circostante, così da cacciare in maniera più efficiente le proprie prede nell'erba alta della savana africana come in altri ecosistemi.

Non è ovviamente l'unico felino che ha adottato questa strategia di caccia o che ha delle macchie nella propria pelliccia, visto che anche il ghepardo e il giaguaro dispongono di macchie simili. Tuttavia, le macchie del leopardo sono completamente diverse da quelle degli altri animali, come è possibile vedere confrontando i manti di ciascuna specie.  Esse infatti sono irregolari, dispongono di un pizzico di arancione al loro interno e possono anche presentare delle striature.

Perché i leopardi hanno il manto maculato?

Gli antenati dei leopardi erano probabilmente sprovvisti di macchie ed erano molto più simili ai leoni che ai leopardi veri e propri. Questi antenati vivevano principalmente in Africa e in Eurasia e avevano un manto dal colore uniforme, che seguiva probabilmente il colore del paesaggio in cui prediligevano cacciare: la savana. Quando però la competizione per cacciare si fece più alta, a seguito dell'incremento del numero di predatori che sceglievano le stesse prede, gli antenati dei leopardi cominciarono a seguire nuove strategie per sopravvivere.

Cominciarono per esempio a differenziarsi dai leoni, divenendo più solitari e prediligendo la caccia per agguato rispetto alla caccia di gruppo o con inseguimento. I leopardi iniziarono inoltre a inoltrarsi anche nella foreste e nelle giungle e ad arrampicarsi sugli alberi, così da seguire le prede dall'alto, divenendo più imprevedibili e più difficili da scorgere.

Cominciando a preferire nuovi stili di caccia e nuovi contesti ecologici, l'evoluzione cominciò allora a lavorare sul manto di questi animali, in modo tale da avvantaggiare quegli esemplari che risultavano più invisibili e capaci di mimetizzarsi. La soluzione adottata dall'evoluzione fu quella di coprire l'intero corpo di questi animali con delle macchie, in grado di fondersi con il paesaggio e la vegetazione in ombra, e di renderli più snelli, così da risultare più silenziosi e letali, oltre che capaci di arrampicarsi sulle fronde degli alberi.

A cosa servono le macchie dei leopardi?

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La ragione principale che ha indotto i leopardi a disporre di un mantello maculato è legato al loro stile di caccia, che si basa sull'agguato. Per raggiungere silenziosamente le loro prede – sia che essi si trovano nella savana o all'interno delle giungle asiatiche – questi animali hanno dovuto fare in modo che il loro corpo risultasse invisibile alla vista degli erbivori, in particolar modo quando si trovavano nelle vicinanze di prede di grandi dimensioni.

È stato accertato che il loro mantello è in grado di svanire alla vista di molte prede quando essi si trovano dietro i coni di luce e ombra che colpiscono la vegetazione o in contesti luminosi dove la luce viene filtrata dalla copertura delle foglie. Come le striature delle tigri, le macchie dei leopardi in pratica li rendono invisibili, soprattutto quando non sono in movimento.

Giunti nei pressi della preda, infine, i leopardi sono capaci di compiere enormi balzi, sia quando si trovano fra i rami degli alberi sia quando sono semi nascosti nella vegetazione, così da uccidere gli erbivori in pochi secondi con pochi morsi.

Secondo alcuni ricercatori, il manto dei leopardi può risultare funzionale anche per quanto riguarda la termoregolazione corporea. Le macchie scure potrebbero infatti costituire una sorta di finestra in cui effettuare degli scambi termici, come succede per altri mammiferi, per esempio le giraffe, ma questa teoria deve essere ancora confermata da nuovi elementi scientifici prima di essere presa seriamente in considerazione dall'intera comunità scientifica.

Cosa distingue le macchie del leopardo da quelli degli altri felini?

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Come detto, le macchie del leopardo sono differenti da quelle delle altre specie di felini. Essi infatti presentano macchie più grosse e irregolari, rispetto alle altre specie, che fungono da contorno per delle macchie più piccole, di basa circolare o quadrata, che spesso sono di color arancione. Il ghepardo (Acinonyx jubatus) invece dispone di macchie più piccole e regolari, che coprono l'intera superficie del corpo e non presentano altre macchie al loro interno.

Infine, il giaguaro (Panthera onca) presenta delle grosse macchie marroni, che presentano delle puntinature al loro interno. Esse sono solo circondate da un bordo nero e hanno quasi sempre una forma rettangolare. Esse inoltre sono molto più regolari delle macchie presenti nel manto dei leopardi e dispongono di una macchia terminale sulla punta della coda.

Sono laureato in Scienze Naturali e in Biologia e Biodiversità Ambientale, con due tesi su argomenti ornitologici. Sono un grande appassionato di escursionismo e di scienze e per questo ho deciso di frequentare un master in comunicazione scientifica. La scrittura è la mia più grande passione.
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