video suggerito
video suggerito
26 Giugno 2024
15:14

No alla caccia selvaggia: consegnate al Senato decine di migliaia di firme

Le associazioni animaliste e ambientaliste si mobilitano e consegnano al Senato decine di migliaia di firme firme contro le modifiche alla legge sulla caccia.

40 condivisioni
Immagine

Negli ultimi mesi, decine di migliaia di cittadini italiani ed europei hanno espresso il loro dissenso contro le proposte di modifica alla legge sulla caccia, che minacciano di ridurre le protezioni per la fauna selvatica e di liberalizzare la caccia, in un modo incompatibile con le direttive comunitarie e la Costituzione italiana.

Le maggiori associazioni di tutela animale e ambientale, tra cui Animalisti Italiani, Anpana, Cabs, Enpa, Gaia Animali e Ambiente, Lac, Lav, Leal, Leidaa, Legambiente, Lipu-Birdlife Italia, Lndc Animal Protection, Oipa, Pronatura, Rete dei Santuari e WWF Italia, hanno preso posizione contro queste modifiche inviando una lettera aperta al presidente del Senato Ignazio La Russa.

Sono state consegnate all'esponente di Fratelli d'Italia le 50.000 firme raccolte con una petizione ospitata da Il Fatto Quotidiano e supportata da varie associazioni ambientaliste, oltre a ulteriori 65.000 firme raccolte dalla Lipu-BirdLife Italia con una petizione popolare.

Le associazioni hanno denunciato quanto sta avvenendo nella nona Commissione permanente Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare del Senato, dove si discute la legge di conversione del decreto-legge su imprese agricole, della pesca e dell'acquacoltura. In questo contesto, sono stati inseriti emendamenti che riguardano la caccia, tra cui la possibilità di sparare agli uccelli migratori sui valichi montani, l'esclusione dei richiami vivi dalle tutele legali, la vanificazione dei ricorsi contro i calendari venatori illegittimi presentati da cittadini e associazioni, e l'uso di strumenti vietati dalle direttive comunitarie. Questi emendamenti non solo violano la Costituzione, ma possono portare al'apertura di nuove procedure di infrazione da parte dell'Unione Europea.

«La gravità di questa iniziativa – hanno scritto le associazioni – non risiede soltanto nel sottrarre la fauna selvatica ad un regime di tutela consolidato, ma anche nel voler utilizzare lo strumento del Decreto legge – che come noto deve avere carattere d’urgenza ed essere omogeneo nei contenuti – per operare la modifica sostanziale della legge di tutela della fauna che rappresenta, fra le altre cose, anche la legge di recepimento della Direttiva comunitaria Uccelli».

L'approvazione di questi emendamenti comporterebbe un significativo indebolimento delle normative italiane sulla tutela della fauna e sulla regolamentazione della caccia, causando danni irreparabili al patrimonio internazionale degli uccelli migratori e violando l'articolo 9 della Costituzione, che impegna la Repubblica a tutelare l'ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi.

«Facciamo appello – concludono le associazioni nella lettera a La Russa – affinché Lei possa intervenire e porre in essere tutte le iniziative necessarie affinché questi emendamenti siano respinti, nel rispetto del dettato costituzionale e della correttezza dei percorsi istituzionali».

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
Sfondo autopromo
Segui Kodami sui canali social
api url views