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21 Aprile 2024
11:30

Lombardia commissariata per il bracconaggio. Eleonora Evi: «Regione soddisfa ogni richiesta del mondo venatorio»

La Lombardia è stata commissariata per aver ignorato sistematicamente la tutela dei valichi interessati dalla migrazione degli uccelli. La deputata Eleonora Evi spiega a Kodami che «si tratta di una ennesima sentenza che sancisce ancora una volta la completa inadeguatezza e totale malafede di Regione Lombardia».

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La Regione Lombardia è stata commissariata per aver ignorato sistematicamente la tutela dei valichi interessati dalla migrazione degli uccelli. Le aree che avrebbero dovuto essere interdette all'attività venatoria sarebbero state sfruttate dai cacciatori con il beneplacito della Regione. Questa è la posizione della Lac-Lega per l'abolizione della caccia che si era rivolta al Tar, vincendo.

«La sentenza del Tar era stata l’ennesima di una battaglia appunto trentennale che sosteniamo perché la protezione dei valichi dalla caccia venga finalmente attuata – ha fatto sapere l'associazione – e il Consiglio di Stato con un'ordinanza ha respinto la richiesta di sospensiva presentata appunto da Palazzo Lombardia col sostegno di sette associazioni venatorie».

Dopo il Tar anche il Consiglio di Stato è intervenuto esautorando la Regione Lombardia e obbligandola ad affidare a un soggetto terzo l’istituzione dei valichi interessati dalla migrazione degli uccelli. Il commissario ad acta è stato individuato in Piero Genovesi, responsabile del Servizio per il coordinamento della fauna selvatica dell’Ispra.

Sulla vicenda è intervenuta la deputata Eleonora Evi: «Si tratta di una ennesima sentenza che sancisce ancora una volta la completa inadeguatezza e totale malafede di Regione Lombardia, da sempre vergognosamente prona a soddisfare qualsiasi richiesta del mondo venatorio – dice a Kodami – È paradossale che debbano intervenire continuamente i giudici amministrativi per ristabilire il rispetto delle leggi a protezione della fauna selvatica, patrimonio indisponibile dello Stato, dunque di tutte e tutti noi, oggi sotto pressione a causa di inquinamento e crisi climatica e, chiaramente, degli appetiti dei cacciatori».

Il governo Meloni si era già distinto per una serie di iniziative volte a depotenziare la tutela faunistica a favore degli interessi del mondo venatorio. Un modus operandi che ha portato all'apertura di una procedura di infrazione in sede europea proprio per la caccia. In tempi recenti, invece il leghista Francesco Bruzzone ha presentato la proposta di legge ribattezzata "sparatutto" volta a modificare al legge quadro sulla caccia.

Un'iniziativa subito bollata come un regalo ai bracconieri. «Non c'è da meravigliarsi dunque se questa maggioranza, a livello nazionale, stia cercando di smantellare la Legge 152/92 per evitare in futuro ulteriori schiaffi alle Regioni da parte dei Tribunali amministrativi che danno ragione alle associazioni animaliste e ambientaliste della società civile – sottolinea Evi – Le modifiche, volute dalla Lega e dalle destre, alla legge attuale serviranno proprio per evitare i ricorsi nei Tribunali ad esempio in materia di calendari venatori. Tutto ciò, oltre ad essere profondamente meschino, è incostituzionale e contrario alle norme europee».

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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