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27 Giugno 2024
9:00

Lo storione torna in Svezia 100 anni dopo la sua scomparsa

Lo storione è tornato nelle acque svedesi un secolo dopo la sua scomparsa, grazie a un ambizioso progetto di reintroduzione. Cento giovani individui sono stati rilasciati nel fiume Göta älv.

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Dopo un secolo dalla sua scomparsa, lo storione atlantico è tornato a popolare le acque svedesi per la prima volta. Questa rinascita è frutto di un ambizioso progetto di reintroduzione che ha visto la collaborazione tra l'Associazione Svedese dei Pescatori, diverse università e istituzioni europee. Avviato nel 2013 con l'obiettivo di riportare questa specie localmente estinta e contribuire al ripristino dell'equilibrio ecologico dei fiumi svedesi, dopo anni di preparazione e studi, cento giovani storioni trasferiti da un allevamento in Germania sono stati finalmente rilasciati nel fiume Göta älv.

Lo storione atlantico (Acipenser oxyrinchus​​) è una specie di pesce iconica, nota per le sue dimensioni impressionanti: può crescere fino a oltre cinque metri di lunghezza e superare i 600 chilogrammi di peso. Si riconosce, come altri storioni, per il suo "naso" appuntito e per la pelle priva di squame. Un tempo, questi giganti nuotavano numerosi nei fiumi svedesi, ma la combinazione di pesca eccessiva, perdita di habitat e inquinamento ha portato alla loro completa scomparsa all'inizio del XX secolo. Con il ritorno di questi primi giovani individui, comincia così una nuova era.

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Dan Calderon, biologo responsabile del progetto Storens aterkomst (Il ritorno dello storione), ha espresso tutta la sua gioia definendo questo evento il culmine della sua carriera: «Avere la possibilità di reintrodurre una specie estinta a livello nazionale, è un privilegio. Probabilmente è la cosa migliore che abbia mai fatto», ha dichiarato l'ideatore del progetto. Alcuni degli storioni rilasciati sono stati anche dotati di dispositivi GPS che permettono il monitoraggio dei loro movimenti e lo studio del comportamento.

Questo sistema di tracciamento fa parte di un più ampio network europeo che consente agli scienziati di raccogliere dati preziosi sulla migrazione e sull'adattamento degli storioni nel loro nuovo ambiente. Proprio come i salmoni, anche gli storioni si riproducono e trascorrono i primi anni della loro vita in acqua dolce. Quando poi sono abbastanza grandi da riuscire a tollerare la salinità, migrano verso il mare in cerca di cibo, solo per tornare nuovamente in acqua dolce per deporre le uova.

Possono però trascorrere anche 10 anni prima che uno storione riesca a riprodursi e anche per questo il primo rilascio nelle acque svedesi è solo l'inizio di un progetto decennale. Nei prossimi anni, ulteriori liberazioni di giovani pesci saranno effettuate per poter garantire una popolazione autosufficiente e stabile nel lungo periodo. Parallelamente, verranno portate avanti anche iniziative di sensibilizzazione e coinvolgimento delle comunità e dei pescatori locali, per favorire una coesistenza più armoniosa tra esseri umani e natura.

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Il ritorno dello storione atlantico rappresenta un segnale molto positivo per la biodiversità e la sostenibilità dei sistemi d'acqua dolce. Ripristinare le popolazioni di specie autoctone è indispensabile per mantenere sani e produttivi gli ecosistemi e garantire la buona salute dei fiumi e della biodiversità. Questo progetto non solo contribuisce infatti alla conservazione di una singola specie in pericolo, ma promuove anche pratiche di gestione delle risorse naturali più sostenibili per tutelare l'intero ecosistema e i suoi abitanti.

La comunità locale ha accolto con entusiasmo il ritorno degli storioni: eventi e celebrazioni sono stati organizzati lungo le rive del Göta älv, coinvolgendo cittadini, scuole e associazioni. Questo entusiasmo sottolinea l'importanza di proteggere e valorizzare il patrimonio naturale insieme a chi vive e dipende da questi ambienti. Un richiamo alla responsabilità collettiva verso la conservazione della natura, affinché le generazioni future possano ancora godere della ricchezza e della bellezza della biodiversità.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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