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11 Settembre 2024
13:27

La storia di Roselle, la Labrador che salvò 30 persone durante l’attentato dell’11 settembre

L'11 settembre 2001 la Labrador Roselle ha guidato il suo umano di riferimento e altre 30 persone fuori dall'inferno delle Torri Gemelle. Questo gesto eroico ha salvato la vita a decine di persone durante uno dei momenti più bui della storia occidentale. Ma Roselle non era sola: come lei tanti cani in quelle ore drammatiche hanno rischiato la vita per salvare un gran numero di persone da morte certa.

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L'11 settembre 2001 è la data che ha cambiato per sempre il corso della storia contemporanea. Gli attacchi alle Torri Gemelle di New York hanno segnato un momento di svolta nella geopolitica internazionale e anche nella vita privata di oltre 2.600 famiglie, quelle delle vittime dell'attentato. In quel momento tragico però sono emerse anche tante storie di coraggio, sacrificio e amicizia. Tra queste, una delle più belle è quella di Roselle, una Labrador che ha salvato la vita di decine di persone portandole fuori dall'edificio in fiamme per più di 70 piani.

Roselle un cane guida e quel giorno si trovava con il suo umano di riferimento, Michael Hingson, al 78° piano della Torre Nord del World Trade Center quando il primo aereo colpì l'edificio. Nonostante l'impatto, il rumore assordante e il panico che dilagava tra le persone, Roselle rimase calma. Michael, fidandosi completamente della sua compagna a quattro zampe, mantenne anch'egli la calma, affidandosi al loro legame costruito attraverso anni di fiducia reciproca e seguì la strada che lei aveva scelto per lui.

In una delle sue interviste, Michael ha raccontato di come Roselle non mostrasse alcun segno di nervosismo, nonostante la gravità della situazione: «Quello che ho visto è stato un cane, seduto accanto a me, che non era affatto nervoso, ma anzi sbadigliava. I cani hanno sensi migliori dei nostri, quindi se le fiamme fossero state abbastanza vicine da essere percepite, avrebbe reagito diversamente». Questo dettaglio cruciale dimostra quanto fosse forte e saldo il legame tra i due: Roselle era il suo quinto cane guida e sapeva esattamente come comportarsi in situazioni di emergenza.

I cani guida vengono formati una maniera del tutto particolare: il loro compito no è quello di obbedire agli ordini, ma di prendere decisioni autonome. Michael lo sa e si affida a Roselle per iniziare la lunga discesa verso la salvezza mentre l'edificio cominciava a crollare su se stesso. Con precisione e calma, Roselle ha guidato Michael lungo tutti i 78 piani, attraverso una nube di fumo e polvere, fino a raggiungere l'uscita. Durante quel percorso infernale molte persone si sono aggiunti a loro, alla fine 30 persone avevano scelto di affidare la propria vita alle capacità di Roselle.

Mentre Roselle e Michael scendevano le scale, il caos attorno a loro era palpabile: persone urlavano, piangevano, cercavano disperatamente una via di fuga. Ma Roselle, fedele alla sua formazione e al suo istinto, rimase concentrata sul suo compito, guidando il gruppo fuori dal pericolo. In questo modo, Roselle andò ben oltre la sua formazione da cane guida, dimostrando un coraggio e una dedizione che l'hanno resa un simbolo di eroismo.

L'11 settembre è stato anche il giorno in cui molti altri cani, accanto ai Vigili del fuoco e alle squadre di soccorso, lavorarono instancabilmente per cercare sopravvissuti tra le macerie delle Torri Gemelle. Questi eroi silenziosi a quattro zampe, come Roselle, contribuirono enormemente alle operazioni di salvataggio. Alcuni di loro, purtroppo, sacrificarono la propria vita a causa del lungo e pericoloso lavoro nelle rovine fumanti del World Trade Center. Roselle, pur non appartenendo a questa schiera di cani da ricerca e soccorso, ha rappresentato un modello di dedizione che ancora oggi viene ricordato.

Roselle nel 2011 morì a seguito di un'ulcera allo stomaco, ma la sua eredità continua a vivere: in sua memoria Michael ha fondato la Roselle’s Dream Foundation, un'organizzazione dedicata ad aiutare le persone non vedenti, continuando così a onorarne la memoria. La fondazione si occupa di fornire strumenti e supporto per l'indipendenza delle persone cieche, aiutandole anche nei momenti più duri, come Roselle ha aiutato Michael a realizzare il suo: sopravvivere all'inferno dell'11 settembre.

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Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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