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27 Settembre 2024
13:45

La gatta Esmeralda muore annegata, la sua umana sporge denuncia: «Poteva vivere»

La gatta Esmeralda è morta annegata sotto gli occhi della sua umana. Secondo la pet mate Eugenia Del Prete per salvarla sarebbe bastato aspettare ancora qualche ora prima di aprire l'acqua all'interno del canale di irrigazione dove la gattina si era rifugiata, inconsapevole del pericolo.

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La gatta Esmeralda è morta annegata all'interno del condotto di un canale d'irrigazione non lontano dalla casa in cui viveva con la sua famiglia a Misano, in provincia di Bergamo. Una morte che, secondo la sua umana «si poteva evitare», se solo le operazioni di irrigazione fossero state posticipate per permettere il recupero della gatta.

L'acqua però quel 27 agosto è stata lasciata defluire e come c'era da aspettarsi non ha lasciato scampo alla gattina che da giorni, spaventata, si era rifugiata al suo interno, inconsapevole del pericolo. Da quel momento la pet mate di Esmeralda, Eugenia Del Prete, ha iniziato la sua battaglia per ottenere giustizia.

È stata infatti depositata presso la Procura della Repubblica di Bergamo la denuncia per il maltrattamento e l'uccisione di Esmeralda. «La mia gattina poteva vivere – ha detto Del Prete – Se l'irrigazione fosse stata ritardata di qualche ora oggi Esmeralda sarebbe qui con me». Per ritrovarla e recuperarla era stato coinvolto anche il pet detective Said Beid che da diversi giorni aveva posizionato le gabbie trappole per recuperarla e l'avrebbe catturata da lì a pochissimo. «Sono determinata ad andare fino – continua Del Prete – in fondo alla vicenda affinché i responsabili della morte della mia gatta paghino. Esmeralda era un membro della mia famiglia».

A seguire la vicenda al fianco di Del Prete è Giada Bernardi, avvocata del Foro di Roma e fondatrice dello studio legale "GiustiziAnimale": «La morte di Esmeralda poteva essere evitata. Sarebbe bastato ritardare di un paio d'ore le operazioni di irrigazione del canale, peraltro iniziate in anticipo rispetto all'orario che era stato comunicato alla sig.ra Del Prete, e Said Beid avrebbe potuto catturare la gattina».

«Una fine atroce quella di Esmeralda, preceduta dalle sofferenze patite dalla bestiola prima del decesso ed idonee ad integrare il reato di maltrattamento, per la quale abbiamo presentato denuncia nei confronti dei diversi soggetti che, a nostro avviso, sono responsabili di questa orribile vicenda – ha sottolineato l'avvocata – Ora attendiamo l'esito delle indagini che la Procura espleterà. La vita di un animale è meritevole di tutela tanto quanto quella di un essere umano. Ed è ora che ciò venga compreso. Quanto è accaduto alla piccola Esmeralda non può e non deve passare sotto silenzio».

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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