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Dakota, un cucciolo diventato adolescente su un balcone che ora cerca famiglia
Mi chiamo Dakota, sono un mix Pitbull e caccia, e avevo due mesi quando mi hanno portato via. Un cucciolo dovrebbe stare con la mamma più tempo possibile e almeno un altro po’ di tempo anche con i miei fratellini mi avrebbe fatto bene. Però questa famiglia umana era giovane e sembrava ben intenzionata: si sono presentati sorridendo, accarezzandomi, prendendomi in braccio… Avevano modi un po’ bruschi, mi sollevavano da terra all’improvviso passandomi l’un l’altro come se fossi stato un pupazzo, e io ero spaventato. Poi ho capito che molte persone fanno così quando vedono un cucciolo, senza sapere che per noi cani il contatto è qualcosa che ci piace, ma da piccolini ci spaventiamo se non viene fatto con dolcezza. Quando siamo arrivati in quella che pensavo sarebbe stata la mia casa per sempre, mi hanno relegato sul balcone e io passavo le giornate andando avanti e indietro. La mia vita in quella casa è stata di completa solitudine e, a un certo punto, mi hanno anche messo una museruola. Continuavo a scodinzolare ogni volta che intravedevo le loro sagome quando, però, ho scoperto per fortuna che ci sono esseri umani che ci tengono ai cani.
Qualcuno ha notato le condizioni in cui ero e ha fatto sì che fossi allontanato da chi, in fondo, non mi aveva mai saputo amare.
Sono stato portato via che avevo circa un anno e sono finito in un canile dove ho passato gli ultimi sette anni della mia vita: sì, ora ne ho otto.
Qui, tra storie di vita come le mie, ho fatto fatica a dare fiducia a voi bipedi. Piano piano però, grazie alla pazienza dei volontari, mi sono finalmente sentito considerato e ho aperto il mio cuore al punto tale da capire che la fiducia è la base fondamentale di ogni relazione di amicizia e che solo attraverso una vera conoscenza si può realizzare il “vero amore”. Sono in ottima salute e all’inizio sono un po’ diffidente, ma poi mi lascio andare. Cerco un contesto tranquillo, amo nuotare e fare lunghe passeggiate in natura, ma mi piace anche uscire in giro per la città. Ora mi trovo a Badia Pavese nel rifugio "Gli Amici di Ohana” e aspetto di andare via da un luogo che mi hanno sempre detto dovrebbe essere di passaggio, non solo per me, ma anche per tanti altri cani che hanno storie uniche ma così simili alla mia: storie di amicizia tradita, in attesa che un vero rapporto si crei con la persona giusta per ognuno di noi.
Lamù, la gatta che ha sconfitto tante battaglie senza perdere la gioia di vivere
Io sono Lamù, ho circa quattro anni e sono una gatta dolce e coccolosa. Mi sono molto simpatici i cani e anche gli altri gatti come me. A vedermi, senza conoscere il mio passato, non potresti mai immaginare quello che mi è accaduto prima di vivere in questo garage. Sì, la mia casa attualmente è in uno stallo in provincia di Catania: sono ospite dell'associazione "Gli Amici di Balù" che si sta prendendo cura di me, in attesa di trovare una famiglia a cui portare fusa e simpatia, le mie caratteristiche principali.
Vuoi sapere del prima? Ho sofferto per denutrizione, ho frequentato una colonia felina dove c’erano tanti gatti, ma poi mi sono ammalata. Persone dal cuore puro hanno fatto di tutto per rimettermi in forma: ho subito molte cure, ma io non ho mai mollato e ora sono “sana come un pesce”… e lo so che questo paragone genererà un sorriso a voi umani! Con tutte le peripezie che ho affrontato, nulla ha scalfito la mia predisposizione alla relazione e, in generale, alla mia apertura verso il mondo. So ciò che desidero per me e per i miei simili: apportare nella vita di chi mi adotterà allegria, relax e una serena compagnia reciproca.
Perché ciò avvenga, però, lascia che ti spieghi io direttamente qual è il percorso giusto per adottare una gatta come me o come tanti altri che non hanno una famiglia di riferimento: incontrarci dal vivo. È il primo passo per iniziare un percorso di adozione. Per farlo bisogna sempre rivolgersi ad associazioni e volontari che operano per il nostro benessere ma anche per il tuo: vivere con un gatto o con un cane deve essere una scelta reciproca che tiene conto delle esigenze dell’animale e dell’umano. Così, sicuramente, si trova la soluzione ideale perché poi in famiglia tutti siano davvero felici.
Come adottare Dakota e Lamù e come contribuire anche con il supporto a distanza
Le storie di Dakota e Lamù sono storie vere di animali provenienti dai rifugi iscritti ad Empethy, piattaforma online che aiuta le persone interessate ad adottare il cane o il gatto in cerca di casa più compatibile con le proprie caratteristiche e stile di vita. Far entrare un pet nella propria famiglia non è però l’unico modo per aiutare loro e i tanti quattrozampe in attesa nei rifugi. Si possono anche fare ore di volontariato, chiedendo a chi già è sul campo come collaborare dedicando il proprio tempo. Ancora, si può pensare di donare denaro (stando sempre attenti nella scelta dell’associazione) o coperte, farmaci e altri oggetti. Un sostegno importante per gli animali come Dakota e Lamù può passare anche attraverso la campagna #MissioneAmiciperSempre di Hill’s: è un modo concreto per far sì che con l’utilizzo dei social network si possano donare pasti ai tanti pet in difficoltà. Il cibo, infatti, è una delle spese che più incidono nella gestione dei canili e dei gattili. Per tutto il mese di Aprile, Hill’s chiede a tutti gli amanti di animali di unirsi alla propria missione e aiutare a donare migliaia di chili di alimenti agli animali nei rifugi. Con le interazioni raggiunte con i post della campagna, Hill's si impegna a riempire 30.000 ciotole degli animali accolti dalle associazioni iscritte ad Empethy.
La campagna è stata lanciata nel 2021 in 17 paesi in tutta Europa, Italia compresa, con 100 mila pasti donati agli animali abbandonati. Nel 2022 si è raggiunto il tetto delle 150 mila donazioni e nel 2023 la campagna si è allargata toccando quota 200 mila ciotole riempite. Da parte di Dakota e Lamù, allora, un ultimo appello a suon di abbai e miagolii allegri: largo alle condivisioni, perché questo sì che è un modo concreto per far sì che con l’utilizzo dei social network ognuno faccia la sua parte!
