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29 Giugno 2024
10:00

Il foie gras arriva ai Giochi Olimpici di Parigi: è il frutto della sofferenza di anatre e oche

Nel menù dei Giochi olimpici di Parigi è previsto anche il foie gras. Animal Equality ha lanciato una petizione internazionale per chiedere che questo prodotto venga rimosso completamente dai menù dell’evento.

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Nel menù dei Giochi olimpici di Parigi è previsto anche il foie gras, un prodotto realizzato tramite la crudele pratica dell’alimentazione forzata di anatre e oche. Animal Equality, che ha documentato come avviene l’ingozzamento di questi animali all’interno degli allevamenti francesi, ha lanciato una petizione internazionale per chiedere che questo prodotto venga rimosso completamente dai menù dell’evento.

I Giochi del 2024 si svolgeranno a Parigi tra il 26 luglio e l’11 agosto e mirano a «offrire un assaggio della Francia in modo responsabile». Gli organizzatori affermano di essere «focalizzati sull’offerta di cibo francese che viene acquistato, prodotto e consumato in modo responsabile», con l’80% dei pasti forniti di provenienza locale. Per offrire opzioni sostenibili e rispettose dell’ambiente, circa il 60% dei 13 milioni di pasti forniti sarà privo di carne e a base vegetale. Nonostante la promozione di alimenti vegetali al posto della carne, il foie gras sarà comunque presente nel menù e sarà servito per tutta la durata dell’evento.

In una dichiarazione scritta, i ristoratori dei Giochi hanno dichiarato che: «Il foie gras non sarà offerto come piatto a sé stante all’interno del nostro programma culinario durante i Giochi olimpici. Tuttavia, alcune ricette potrebbero includerlo come ingrediente, ad esempio nei paté e nelle specialità locali. Questi piatti rappresenteranno circa lo 0,1% dell’offerta complessiva del nostro menù durante i Giochi».

Per produrre il foie gras, milioni di anatre e oche ogni anno sono costrette a consumare quantità innaturali di mangime fino a quando i loro fegati raggiungono una dimensione dieci volte maggiore rispetto a quella naturale. Ogni animale viene alimentato a forza due o tre volte al giorno per diverse settimane, fino a 63 volte.

Non ha tardato ad arrivare la risposta di Animal Equality, organizzazione internazionale nota per le sue indagini su allevamenti e macelli in tutto il mondo. La presidente e co-fondatrice Sharon Núñez ha dichiarato: «Le Olimpiadi rappresentano un faro di concordia internazionale, di realizzazione umana e di amicizia. Servire il foie gras, un prodotto elitario, crudele con gli animali e illegale in molti Paesi, è deludente per chiunque creda nell’uguaglianza e nella solidarietà e va contro lo spirito dei Giochi».

Animal Equality ha raccolto centinaia di ore di filmati che mostrano animali confinati in gabbie metalliche, affetti da difficoltà respiratorie, infezioni agli occhi, ali e becchi rotti. Matteo Cupi, vicepresidente di Animal Equality Europa, ha confermato: «Come abbiamo documentato in questi anni di investigazioni, l’alimentazione forzata a cui vengono sottoposte anatre e oche è una pratica terribile e dolorosa. Le Olimpiadi dovrebbero concentrarsi sulla celebrazione degli interessi internazionali condivisi, ma la crudeltà sugli animali non è uno di questi. Per questo motivo invito caldamente il Comitato a ragionare e a eliminare il foie gras dal menù».

La pratica dell’alimentazione forzata è stata condannata anche dall’Organizzazione per l’Alimentazione e l’Agricoltura delle Nazioni Unite (FAO) e da un Rapporto del Comitato Scientifico Veterinario dell’Unione europea che giudicano l’alimentazione forzata «nociva per il benessere degli animali».

Per questo, ad aprile, l'associazione aveva contattato il presidente, il direttore generale e il direttore esecutivo del Comitato olimpico internazionale. In una lettera,  Núñez aveva espresso il proprio apprezzamento per gli sforzi intrapresi dal Comitato per promuovere la sostenibilità ambientale e chiesto conferma che il foie gras non sarebbe stato servito ai Giochi, scrivendo che offrirlo sarebbe stato «totalmente non in linea con l’etica dell’evento».

Un appello rimasto inascoltato e al quale l'organizzazione non ha ancora ricevuto risposta. «Attraverso uno scambio di e-mail con i ristoratori che si occupano di preparare i pasti alle Olimpiadi – hanno spiegato – si è scoperto che il foie gras sarà servito agli ospiti che hanno acquistato pacchetti di ospitalità premium. Il gruppo On Location, responsabile di fornire agli ospiti pacchetti premium, cibo e bevande in qualità di fornitore dell’ospitalità ai Giochi di Parigi 2024, sta vendendo biglietti per una serie di pacchetti di ospitalità esclusivi, con prezzi che vanno da 85 a oltre 9.500 euro».

Lo chef francese stellato Michelin Alexis Gauthier, nel suo ristorante londinese Gauthier Soho, serviva 20 chili di foie gras a settimana, fino al 2018, quando è passato a servire al suo posto del “faux gras” a base vegetale, una decisione motivata dalle preoccupazioni per il benessere degli animali. Anche lui ha aderito all'appello contro il foie gras alle olimpiadi.

Marie-Pierre Pe, direttore del Cifog, organismo che rappresenta gli allevatori di foie gras, ha dichiarato che l’industria sta aumentando la produzione «in vista del grande evento dei Giochi Olimpici, quando tutto il mondo verrà in Francia».

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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