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25 Settembre 2024
16:15

Il Consiglio dell’Unione europea dice sì al declassamento dello stato di protezione del lupo

Il Consiglio dell'Unione europea dice sì al declassamento dello stato di protezione del lupo. Perché la decisione sia definitiva manca però ancora un altro passaggio fondamentale.

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Anche il Consiglio dell'Unione europea ha detto sì al declassamento dello stato di protezione del lupo. Perché la proposta venga approvata formalmente però manca ancora un altro passaggio: deve essere presentata e votata alla prossima riunione del Comitato permanente della Convenzione di Berna che si riunirà a dicembre 2024.

Il lupo è un animale protetto in Europa proprio grazie alla Convenzione di Berna. Questo documento infatti ha come obiettivi la salvaguardia della flora, della fauna e degli habitat naturali. Per farlo, suddivide le specie in allegati diversi a seconda della forza del loro stato di protezione. In particolare, l'Allegato II include gli animali "rigorosamente protetti", e all'Allegato III quelli soltanto "protetti".

La distinzione non è solo semantica: il passaggio del lupo dall'Allegato II all'Allegato III comporterà la possibilità per gli Stati membri una maggiore flessibilità nella gestione, anche cruenta, di questo animale. Al momento infatti ne è vietato l'abbattimento e la cattura, se non in precise fattispecie, il declassamento invece permetterebbe di applicare con maggiore facilità forme di gestione e prelievo, anche attraverso quote di abbattimento prestabilite. Con questo declassamento quindi l'Italia potrebbero prevedere abbattimenti annuali di lupi in maniera autonoma.

La richiesta di declassare lo status di protezione di questi grandi carnivori era arrivata nel dicembre 2023 dalla Commissione europea dopo aver investito risorse significative per il recupero dei lupi, che proprio grazie agli sforzi comunitari hanno visto aumentare la propria popolazione del 25%. Tuttavia, le popolazioni non hanno ancora raggiunto uno stato di conservazione favorevole e la proposta di declassare la loro protezione mette seriamente a rischio gli sforzi di conservazione.

Lo denunciano gli attivisti di Eurogroup for Animals, il gruppo di interessi che difende i diritti degli animali in Unione Europea. «I lupi sono i nostri alleati, non i nostri nemici, ed è fondamentale proteggerli. Gli Stati membri stanno pericolosamente fallendo la loro missione di proteggere gli animali selvatici e il nostro ecosistema comune – ha dichiarato Léa Badoz, capo del Wildlife Programme di Eurogroup for Animals – Questa è una mossa davvero scandalosa e dimostra che gli Stati membri stanno ignorando le richieste dei loro cittadini e la scienza. Facilitare l'abbattimento invia un messaggio drammatico sul futuro della conservazione e della coesistenza. Esortiamo le altre parti della Convenzione di Berna a respingere questa proposta e a proteggere gli animali selvatici nell'UE e oltre, continuando a sostenere la tutela della biodiversità a livello globale».

La proposta è stata approvata a seguito della decisione del Governo tedesco di votare a favore, anziché astenersi come fatto finora, e anche il Governo italiano ha votato favorevolmente. Un duro colpo per le associazioni di tutela ambientale del paese, come ha sottolineato Dante Caserta, responsabile Affari Legali e Istituzionali del WWF Italia: «La decisione di declassare lo status di protezione del lupo è un bruttissimo segnale verso i negoziati decisivi che si svolgeranno alla COP16 sulla Biodiversità di Cali a fine ottobre. La posta in gioco va oltre la tutela del lupo, poiché le implicazioni legali della proposta della Commissione potrebbero avere conseguenze di vasta portata. La Convenzione di Berna, che riguarda l'intero continente europeo e non solo gli Stati membri dell'UE, funge da salvaguardia cruciale contro i tentativi di indebolire la protezione delle specie nell'ambito del diritto comunitario. L’indebolimento della Convenzione potrebbe minare in modo significativo le fondamenta del quadro normativo per la conservazione della natura europea. Il voto a favore dell’Italia conferma una posizione ideologica del nostro Governo contro la natura e contro i dati scientifici. Come WWF Italia contrasteremo fermamente ogni tentativo di smantellare la tutela della biodiversità nel nostro Paese».

La proposta sarà ora formalmente adottata durante la prossima riunione del Consiglio dell'Unione Europea di domani giovedì 26 settembre, per consentire alla Commissione Europea di presentarla al Comitato permanente della Convenzione di Berna. L'UE sosterrà la proposta come blocco unificato per l'ultima votazione in seno al Comitato permanente. Tutto verrà quindi deciso a dicembre 2024, quando si riunirà l'organo decisionale della Convenzione, il Comitato Permanente, composto dai Paesi, e anche dalle organizzazioni governative e non governative.

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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