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15 Aprile 2024
9:00

I caratteri sessuali secondari più bizzarri del regno animale

Corna, piume colorate, danze e canti: gli animali esibiscono tratti sessuali secondari unici per sedurre o per competere.

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Membro del comitato scientifico di Kodami
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Nel regno animale, le scene di corteggiamento si animano con una straordinaria varietà di caratteri sessuali secondari: dalle maestose corna dei cervi alle spettacolari piume dei pavoni, passando per vivaci coreografie comportamentali. Questi tratti specifici emergono all'inizio della maturità sessuale e giocano un ruolo cruciale nella selezione sessuale, senza però essere direttamente coinvolti nell'atto riproduttivo. Sono più comuni nei maschi, che li sviluppano per usarli come armi, al fine di migliorare la propria abilità competitiva, o come ornamenti, rendersi più attrattivi agli occhi delle femmine.

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La coda variopinta del pavone

Uno degli esempi più celebri è la straordinaria coda del pavone maschio (Pavo cristatus). La coda del pavone maschio è un vero e proprio biglietto da visita riproduttivo: ricca di occhielli scintillanti, predice il suo fascino nei corteggiamenti. Osservando una popolazione di pavoni in Inghilterra, è emerso che più occhielli sfoggia sulla coda, più irresistibile il maschio risulta alle femmine, traducendosi per lui in maggiori successi amorosi.

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Le criniere dei gelada

Tra le rocce e le valli degli altopiani etiopi, i gelada (Theropithecus gelada) maschi sfoggiano folte criniere, di cui le femmine sono sprovviste. Non hanno però l’esclusiva di questa caratteristica, che si rinviene anche nei  babbuini del genere Papio (Papio hamadryas, Papio papio) i quali, del resto, sono i loro parenti più vicini.

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Le penne colorate del gallo

Nel regno dei galli rossi (Gallus gallus), i maschi si riconoscono per la presenza di penne caudali lunghe e arcuate, che sembrano nere ma rivelano riflessi blu, verdi e viola. Al contrario, le femmine adottano un look più discreto, con penne caudali molto più sobrie.

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Il piumaggio dei pappagalli ecletti

I maschi di pappagallo ecletto (Eclectus roratus) si mimetizzano con la vegetazione, invisibili ai predatori, come i falchi pellegrini (Falco peregrinus) e i gufi (Ninox rufa), ma non agli occhi dei propri simili, grazie a una colorazione verde che, però, sotto la luce giusta, si accende di riflessi ultravioletti. I pappagalli, infatti, rilevano la pigmentazione ultravioletta molto meglio rispetto ai loro predatori aerei. Il colore dei maschi rappresenta quindi un intelligente compromesso tra la mimetizzazione dai nemici e l'ostentazione verso i propri congeneri, con cui sono soliti competere nei pressi degli alberi attorno ai nidi.

Le femmine, invece, brillano di un vivace rosso vermiglio e blu, che le aiuta a segnalare chiaramente agli altri pappagalli che quello spazio è già occupato. Una differenza fondamentale tra i tipi di piumaggio di maschi e femmine di eclectus è che i maschi possono attivare o disattivare il proprio segnale a seconda dello sfondo. Al contrario, le femmine sono sempre brillanti, indipendentemente dal colore dello sfondo davanti a cui si trovano. Per sfuggire all'attenzione indesiderata dei predatori, non resta loro che ritirarsi nelle cavità in cui hanno costruito il nido, ovviamente se sono fortunate ad averne una.

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La criniera del leone

Nonostante vivano sotto il sole cocente dell'Africa sub-sahariana, i leoni maschi indossano maestose criniere che non hanno nulla da invidiare alle nostre sciarpe invernali. Un fascino selvaggio che non conosce stagioni, evidentemente, e non passa mai di moda perché le femmine sono irrimediabilmente attratte dalle criniere più scure e lussureggianti.

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Le vocalizzazioni delle rane

Anche il comportamento può essere considerato un carattere sessuale secondario. Per esempio, le rane túngara (Engystomops pustulosus), piccoli anfibi che vivono nelle foreste pluviali del Centro e Sudamerica, preferiscono i maschi che si esibiscono in richiami d’amore, i cosiddetti "chuck", più elaborati e potenti. Talvolta, questi richiami sono talmente carichi di vibrazioni da arrivare a trasformarsi in vere e proprie trappole sonore mortali peri i maschi, poiché mettono sulle loro tracce i pipistrelli, che rappresentano i predatori naturali.

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Di Brian Gratwicke – tungara frog (Engystomops pustulosus), CC BY 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=8418265

La cresta del tritone italiano

Il tritone crestato italiano (Triturus carnifex) è un anfibio variopinto di grandi dimensioni (arriva a circa 20 cm). Il maschio, sebbene più minuto della femmina, si distingue per una spettacolare cresta dentellata che la controparte non possiede. Con l'arrivo della primavera, esso circoscrive il proprio territorio d'elezione e vi attira la potenziale compagna sfoggiando l’elegante cresta, ma anche aiutandosi con segnali olfattivi e una coreografica danza di corteggiamento.

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Foto di Alexandre Roux su Flickr, CC BY–NC–ND 2.0 DEED
Bibliografia
Nel 2003 mi laureo in Medicina Veterinaria. Dal 2008 sono ricercatrice presso l’Università degli Studi di Milano, dove insegno Etologia Veterinaria e Benessere Animale. Studio il comportamento degli animali e la relazione uomo-animale.
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