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A Foligno martedì 26 marzo all'Auditorium San Domenico si terrà uno spettacolo grazie al quale verranno raccolti dei fondi da destinare alle associazioni Kelly, Umbria Rescue, Il Grande Sogno, Una, Amici Pelosi che ormai da anni si occupano della tutela degli animali sulle territorio umbro.
Lo spettacolo si articolerà in diversi momenti in cui andranno in scena professionisti del mondo della musica, della danza e della recitazione. Il costo del biglietto, pari a 15 euro, verrà donato interamente alle associazioni e il ricavato verrà utilizzato per sostenere spese mediche e per comprare medicinali per cani e gatti.
Tiziana Filena, consigliera del Comune di Foligno e coordinatrice dell'evento, spiega a Kodami: «Foligno è amica degli animali. E questo evento è la prova di quanto anche l'amministrazione sia vicino agli animali e alle associazioni che se ne prendono cura. L'evento è stato patrocinato dal Comune ed io sono la coordinatrice, ma è stato organizzato dalle cinque organizzazioni che da anni si battono sul territorio per rendere giustizia ai tanti animali maltrattati, abbandonati o che vagano liberi».
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«Come amministrazione – continua la Consigliera – insieme al sindaco Stefano Zuccarini ci siamo battuti per poter realizzare una realtà a misura d'animale. Abbiamo progettato un'intera area a pochi passi dal centro città dedicata completamente agli animali che sarà finanziata grazie ai fondi del PNRR. Si tratta di un’area verde dove le persone troveranno un canile sanitario, un rifugio, un gattile. Si realizzerà per therapy e in generale promuoveremo attività educative anche per i più piccoli».
La struttura che sorgerà vicina all’aeroporto di Foligno, rientra negli 11 progetti presentati dal Comune di Foligno in virtù di una rigenerazione urbana: «Parliamo di ridare non solo un nuovo volto alla nostra città, ma anche di dare prospettiva di crescita alle associazioni animaliste. Ogni Comune ha deciso di gestire gli aiuti dello Stato in diversi modi, ma la nostra associazione si è concentrata su una realtà molto spesso dimenticata e ne siamo orgogliosi».
