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I tardigradi sono minuscoli invertebrati dall'aspetto paffuto e dotati di otto zampette, famosi per la loro incredibile resistenza a condizioni estreme e proibitive praticamente a qualsiasi altro animale. Uno studio recente su alcuni tardigradi fossili intrappolati nell'ambra ha fatto però luce sull'origine di queste straordinarie capacità, rivelando nuovi dettagli su come questi microrganismi siano riusciti sopravvivere alla più grande estinzione di massa della storia.
Conosciuti anche come "orsetti d'acqua", i tardigradi sono in grado di resistere a temperature estreme, forti pressioni e persino alle radiazioni. Ci riescono grazie a un meccanismo chiamato criptobiosi, che consente loro di espellere quasi tutta l'acqua dal corpo e di entrare in uno stato metabolico sospeso. Due delle principali linee evolutive dei tardigradi possiedono questa capacità, ma finora non si sapeva quando fosse comparsa nel corso dell'evoluzione.
Lo studio recente, pubblicato su Nature Communications Biology, si basa sull'analisi di due tardigradi fossili rimasti intrappolati in ambra trovati in Canada negli anni 40. Quello più grosso è stato descritto nel 1963 e battezzato Beorn leggi, l'altro era invece troppo piccolo per essere analizzato. I ricercatori, grazie a una tecnica di microscopia ad alto contrasto, ci sono finalmente riusciti e hanno scoperto che appartiene a una nuova specie, chiamata Aerobius dactylus.
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Queste nuove informazioni hanno permesso ai ricercatori di ricalibrare l'albero evolutivo dei tardigradi, calcolando il momento in cui le due principali linee evolutive si sono separate. Secondo lo studio, la criptobiosi potrebbe essersi evoluta durante il periodo Carbonifero, tra 359 e 299 milioni di anni fa, prima della grande estinzione del Permiano, un evento catastrofico che spazzò via quasi tutta la vita sulla Terra, avvenuto circa 252 milioni di anni fa.
Questa scoperta rappresenta quindi un importante passo avanti nella comprensione dell'evoluzione della criptobiosi nei tardigradi e gli scienziati sperano che nuovi fossili (attualmente si conoscono appena quattro fossili di tardigradi in tutto) possano fornire ulteriori indizi su come questi straordinari piccoli animaletti abbiano sviluppato le loro incredibili capacità di sopravvivenza.
