Ecco chi è l’animale che ha ispirato il Pokémon Pikachu

Da sempre etichettato come il "Pokémon Topo", il suo corrispettivo reale nella natura è il pica, un mammifero lagomorfo appartenente al genere Ochotona.

20 Aprile 2024
16:00
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Da sempre etichettato come il "Pokémon Topo", Pikachu è senza dubbio uno dei personaggi più amati e iconici dell'universo Pokémon. Ma qual è l'animale reale che ha ispirato il design di questo simpatico elettrico roditore giallo? Sorprendentemente, la risposta porta il nome di pica (Ochotona sp.), un mammifero lagomorfo come lepri e conigli e non un roditore come i topi.

Sono numerose le specie esistenti di pica, diffuse principalmente sulle Montagne Rocciose, in America del Nord, occupando un areale che va dalla Columbia Brittanica centrale alla zona di confine fra California e Colorado, ma anche in Europa orientale e Asia, compresi gli altopiani del Tibet e dell'Himalaya. Predilige le aree rocciose ricoperte da vegetazione prativa, generalmente è comune nelle zone di transizione fra i due habitat.

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I pica sono animali diurni, hanno picchi di attività durante le prime ore del mattino e al crepuscolo, trascorrendo le ore centrali della giornata in stato di inattività. Una delle caratteristiche più interessanti del comportamento del pica è la sua abitudine di conservare il cibo per l'inverno, durante i mesi più caldi, si dedicano alla ricerca del cibo, accumulandone riserve presso le loro tane per sopravvivere all'inverno.

La difesa del territorio è un'altra attività cruciale per questi individui, soprattutto per i maschi, che vigilano su zone in rilievo emettendo distintivi fischi per comunicare con i conspecifici e avvertirli dei pericoli imminenti. Nella fase di corteggiamento, durante la stagione degli amori, sia maschi che femmine emettono suoni distintivi per attirare un compagno. Mostrano una preferenza per la vita monogama, sebbene in caso di morte di uno dei partner si possono verificare casi di poliandria o poliginia.

Tuttavia, non tutto è roseo per questi adorabili lagomorfi. Nonostante siano classificati come a rischio minimo dall'IUCN, studi recenti hanno dimostrato un preoccupante declino nelle loro popolazioni, principalmente attribuibile al riscaldamento globale. Essendo abituati a climi montani freddi, i pica sono estremamente sensibili agli aumenti di temperatura: temperature superiori ai 23°C possono persino causare la morte di questi animali.

Di conseguenza, molte specie stanno cercando rifugio a quote sempre più elevate per evitare il calore eccessivo e questo tipo di spostamento comporta una frammentazione e un isolamento delle popolazioni, oltre a una diminuzione numerica drammatica di anno in anno.

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Giovanna Scozzese
Video editor
Fotografa e Videomaker di formazione, ho avuto da sempre la necessità di legarmi al reale, a tutto ciò che mi circonda, vivendo in simbiosi con il mondo esterno. La natura fa parte di me, sin da bambina ho avuto modo di conoscerla, scoprirla e viverla. Mi sforzo ogni giorno di fortificare il mio interesse su ciò che potremmo creare e cambiare nei confronti del nostro Pianeta, un luogo in cui noi siamo solo di passaggio.
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