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18 Settembre 2024
15:03

Così questa piccola lucertola “sub” respira sott’acqua nascondendosi dai predatori

Le lucertole Anolis aquaticus sono in grado di immergersi in acqua e respirare restando completamente sommerse grazie a una bolla d'aria che si forma sulle narici.

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Esiste una lucertola semi-acquatica che viene spesso definita come il più piccolo subacqueo del mondo, grazie alla sua capacità di creare una bolla d'aria per respirare sott'acqua e sfuggire ai predatori. Questo comportamento a dir poco straordinario è stato recentemente approfondito da un team di ricercatori dell'Università di Binghamton, New York, guidato dalla professoressa Lindsey Swerk, che studia da tempo Anolis aquaticus tra le foreste tropicali della Costa Rica meridionale.

Queste piccole lucertole centroamericane, quando si sentono minacciate, si tuffano rapidamente nell'acqua e utilizzano una bolla d'aria che formano sulle loro narici per respirare mentre rimangono completamente sommerse. Secondo Swierk, «sapevamo che potevano rimanere sott'acqua a lungo e che utilizzavano questa bolla per ottenere ossigeno, ma non eravamo certi se la bolla avesse un ruolo funzionale o se fosse solo una curiosità legata alle proprietà della pelle».

Per chiarire il mistero, i ricercatori hanno quindi condotto un esperimento coprendo la pelle delle lucertole con una sostanza che impedisse la formazione delle bolle. I risultati hanno mostrato chiaramente che le lucertole con la pelle trattata non riuscivano a trattenere l'aria e restavano sott'acqua il 32% meno a lungo rispetto a quelle che potevano invece formare la bolla. «Questo dimostra per la prima volta che le bolle hanno una funzione adattativa», ha sottolineato Swierk. «Grazie a questa capacità, le lucertole possono restare nascoste sott'acqua più a lungo, proteggendosi da predatori come uccelli e serpenti».

Inoltre, gli studiosi ipotizzano addirittura che queste bolle possono funzionare come delle branchie e scambiare ossigeno con l'acqua, fenomeno già osservato negli insetti, che usano anche loro piccole bolle d'aria per respirare sott'acqua. Anche se queste lucertole acquatiche potrebbero essere troppo grandi per trarre abbastanza ossigeno grazie alle bolle, uno degli obiettivi futuri sarà proprio verificare se questo meccanismo di respirazione è effettivamente possibile e se contribuisce ad allungare i tempi di immersione.

Sappiamo già che questi piccoli rettili possono rimanere sommersi anche fino a 20 minuti, ma probabilmente potrebbero restarci persino più a lungo. Questi nuovi dettagli, pubblicati sulla rivista Biology Letters, apre quindi nuove e intriganti prospettive sulle capacità di questi rettili e potrebbe persino ispirare nuove tecnologie basate sul comportamento di Anolis aquaticus. E, come ha sottolineato infine Swierk, «è sempre affascinante vedere come, anche in animali che sembrano comuni, ci sia ancora così tanto da scoprire».

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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