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18 Luglio 2024
16:32

Cosa pensa il cane quando ti vede fare la valigia

La reazione del cane nel vederci preparare i bagagli dipende molto dallo stile della relazione e dalle aspettative: un viaggio insieme al suo umano o, al contrario, la certezza che rimarrà solo. Rassicurarlo è sicuramente il primo passo, ma è importante lavorare sul distacco già prima della partenza.

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Cosa pensi un cane mentre noi prepariamo la valigia si può dedurre dall'osservazione empirica se si ha una relazione equilibrata in cui il nostro compagno di vita è considerato come un soggetto che è dotato di cognizioni ed emozioni, riconoscendo così i suoi stati d'animo. Entrare nella mente di un cane è un esercizio che solletica la nostra fantasia e su cui ora si possono fare maggiori speculazioni e avere qualche certezza in più grazie agli studi attuali sull'etologia canina.

Chi ha questo tipo di rapporto con il proprio cane sicuramente può testimoniare che nella maggior parte dei casi la preparazione dei bagagli mette Fido quanto meno in uno stato di attenzione che può essere manifestato con differenti comportamenti: dall'eccitazione all'auto esclusione, o passando da un estremo all'altro a seconda di quale sarà il suo destino rispetto al fatto che abbiamo deciso di allontanarci da casa per un po'. La sua reazione, inoltre, dipende anche dall'esito, ovvero da cosa accade alla fine della preparazione. Il cane verrà con noi?

Ciò che può darsi per certo, in ogni caso, è che lui o lei capisce esattamente quello che sta succedendo.

Cosa prova il cane quando ci vede fare le valigie?

Si chiamano emozioni e le provano anche gli altri animali, non solo gli umani. I cani, poi, avendo avuto con noi un lungo percorso di co evoluzione, entrano in contatto con il nostro sentire in quella che viene chiamata "osmosi emozionale" ovvero la percezione e la fusione, per certi versi, del reciproco stato d'animo. In casi come la partenza per un viaggio, dunque, entra in gioco lo stato d'animo sia della persona che del cane, amplificando così le sensazioni che entrambi i componenti della relazione provano.

Ora, però, ci concentriamo su ciò che appunto potrebbe provare il cane che ci vive accanto e che condivide con noi ogni momento della vita quotidiana. Quell'individuo capisce chiaramente che la preparazione delle valigie vuol dire un allontanamento prolungato da casa da parte del suo umano di riferimento e sa che può anche capitare che a volte non sia incluso nello spostamento.

E' stato ampiamente dimostrato che i cani hanno una vera e propria teoria della mente e sono capaci di interpretare il nostro comportamento e comprendere le nostre intenzioni. Fido dunque sa benissimo cosa sta accadendo e la sua reazione dipenderà da soggetto a soggetto. C'è chi, infatti, inizia a eccitarsi manifestandolo in diversi modi: correndo avanti e indietro, abbaiando, saltando sul letto o sul divano o ancora girando intorno all'umano di riferimento. Altri soggetti invece possono reagire con una forma di tristezza, ovvero rimanendo ad osservare e fino anche a mettersi dentro la valigia. Il comportamento, semplicemente, dipende da chi abbiamo di fronte e da che tipo di rapporto abbiamo instaurato con lui. L'eccitazione, infatti, potrebbe essere sinonimo della gioia di essere certi che si partirà insieme o anche dell'agitazione causata dalla paura di rimanere da soli. Allo stesso modo la contro reazione, ovvero quella sensazione di separazione che già prova pensando di non partire insieme al suo umano.

Ciò che accade nella mente di un cane, del resto, è un complesso sistema di pensieri e di sentimenti che si incrociano e che dipendono da fattori come l'età, il contesto, l'esperienza e – ribadiamo – il livello di fiducia e conoscenza dovuto allo stile di relazione che ha con la persona a cui afferisce.

Cosa fare per tranquillizzarlo

Se le reazioni del cane che vi è accanto vi sembrano in qualche modo "fuori scala" bisogna capirsi prima su cosa si intenda in realtà. Mostrare entusiasmo quando accade qualcosa di insolito, come appunto un cambiamento nella routine giornaliera, non è di per sé la manifestazione di un problema.

Qualora però il cane, ad esempio, si agiti davvero tanto e senza soluzione di continuità o si incupisca a tal punto da chiudersi in se stesso in un cantuccio si potrebbe pensare ai segnali di un disagio dovuto a qualcosa di pregresso che non è andato nel verso giusto nel rapporto tra di voi.

Ciò che va indagato, dunque, è il livello di fiducia che il cane attribuisce a voi e alle vostre azioni, soprattutto relativamente al concetto di "coerenza": Fido sa cosa aspettarsi da voi? Il caso della preparazione delle valigie è infatti simbolico delle aspettative di un essere sociale come il cane che da buon abitudinario deve conoscere ciò che avverrà (al di là degli imprevisti, ovviamente) e può manifestare una reazione che ai nostri occhi è eccessiva ma che in realtà serve per comunicare il suo stato d'animo, appunto.

Per tranquillizzare un cane particolarmente agitato in vista della preparazione delle valigie o particolarmente apatico quando ciò accade bisogna dunque porsi delle domande su come è stato abituato a vivere quel momento e se effettivamente lo è stato come prima cosa. Poi l'elemento fondamentale per "risolvere" quello che vive come uno stress siete solo voi: rassicuratelo invitandolo ad esempio ad annusare il bagaglio, coinvolgetelo con un tono di voce sereno mentre piegate i panni e se non potete portarlo con voi, importante è che prima avete lavorato sul distacco: ricordiamoci che non gli piace rimanere solo e che stare senza la propria persona per un cane non è mai facile.

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Diana Letizia
Direttrice editoriale
Giornalista professionista e scrittrice. Laureata in Giurisprudenza, specializzata in Etologia canina al dipartimento di Biologia dell’Università Federico II di Napoli e riabilitatrice e istruttrice cinofila con approccio Cognitivo-Zooantropologico (master conseguito al dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università di Parma). Sono nata a Napoli nel 1974 e ho incontrato Frisk nel 2015. Grazie a lui, un meticcio siciliano, cresciuto a Genova e napoletano d’adozione ho iniziato a guardare il mondo anche attraverso l’osservazione delle altre specie. Kodami è il luogo in cui ho trovato il mio ecosistema: giornalismo e etologia nel segno di un’informazione ad alta qualità di contenuti.
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