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4 Ottobre 2024
15:22

Conosci Rope Daddy: il Bouledogue francese da 120mila dollari

Rope Daddy è il cane più costoso del mondo: il suo umano per mantenerlo spende migliaia di dollari, almeno questo è quello che dicono gli articoli online. Ma la realtà è ben più complessa: la forte manipolazione genetica solleva diverse perplessità ed espone questi cani a rischi importanti.

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Rope Daddy

Si chiama Rope Daddy ed è il cane più costoso del mondo. Almeno, è questo il claim che negli ultimi mesi accompagna ogni articolo o post su questo chiacchieratissimo Bouledogue francese del valore di 120 mila dollari. A questa fama internazionale ha contribuito l'umano di Rope Daddy, l'allevatore colombiano Julian Montoya, il quale ha dichiarato di spendere per il suo mantenimento 72mila pesos all'anno.

I media americani e di tutto il mondo hanno ripreso la storia di questo cane brachicefalo dall'aspetto molto particolare presentandolo come il cane più costoso del mondo. Le cose però stanno un po' diversamente, ma partiamo dall'inizio.

Chi è Rope Daddy?

Rope Daddy è nato in Colombia, ma sarebbe meglio dire che è stato creato nel paese attraverso la selezione operata dal suo umano Julian Montoya all'interno dell'allevamento Leanbullz, specializzato in Bouledogue francese.

Rope Daddy appartiene infatti alla variante classica del Bouledogue francese denominata Big Rope che si caratterizza per le pliche facciali particolarmente pronunciate, da cui deriva il nome "grande corda". Rope Daddy però ha anche la caratteristica di essere fluffy data dal mantello vellutato, leggermente più lungo del consueto solitamente è raso.

Queste peculiarità hanno reso Rope Daddy famoso sul web dove le sue foto e la testimonianza dell'allevatore lo hanno reso il perfetto ambasciatore della sua razza e del business della loro vendita.

Perché costa così tanto?

Il nome Rope Daddy fa intuire già il suo ruolo, e l'etichetta di "cane più costoso al mondo" è funzionale a questa: si tratta di un cane da monta che l'allevamento sponsorizza come tale sia sui social che sul sito, dove si legge che «sta rivoluzionando il gioco grazie alla qualità della sua struttura accompagnata dal suo DNA di prima qualità, sta riscuotendo molto successo ed è una futura leggenda, il suo nome viene menzionato persino nei paesi latinoamericani da radio e giornali internazionali, se stai cercando di portare il tuo programma di allevamento al livello successivo Rope Daddy è il cane che fa per te».

Negli allevamenti cinofili i cani da monta sono l'equivalente maschile delle fattrici, cani che vengono impiegati per la riproduzione. Rope Daddy è infatti il primo cane a figurare nell'elenco dei "servizi" che Montoya offre agli altri allevamenti, ed è anche quello che ha il prezzo più alto, seguono poi a decrescere gli altri Big Rope dell'allevamento.

Nella narrazione portata avanti da Montoya e sostenuta dai media c'è però un fondo di verità: il Bouledogue francese è effettivamente uno dei cani più richiesti nella stragrande maggioranza del mondo occidentale e la domanda in questi anni ha fatto lievitare anche il suo valore commerciale. I cani e gli altri animali familiari pur essendo considerati dalle persone come membri della famiglia, sono ancora reputati dalla legge alla stregua di oggetti e come tali possono essere comprati e venduti, con regole che variano da paese a paese.

Il costo è proporzionato alla popolarità, che per i brachicefali è sempre decisamente alta, come dimostrano le classifiche delle associazioni di settore. Ogni anno l'American Kennel Club pubblica ogni anno la classifica delle razze canine più apprezzate e il Bouledogue francese anche nel 2024 continua a occupare il primo posto della classifica per il secondo anno consecutivo, superando anche il Labrador, che per 31 anni è stato la razza più popolare.

Si potrebbe dire che Rope Daddy più che essere il cane più costoso al mondo sia quello più richiesto e chiacchierato e questo, unito a una sapiente pubblicità, ne fa lievitare il valore.

Rischi e perplessità

La selezione genetica che l'uomo ha attuato sul cane per arrivare agli standard attuali riconosciuti per il Bouledogue francese sono assimilabili al maltrattamento genetico. Le forti manipolazioni attuate dall'essere umano hanno modificato la struttura delle razze canine, arrivando a estremizzare alcuni tratti, tanto da provocare danni congeniti e permanenti a questi individui.

Questo processo è particolarmente nei cani brachicefali, dove sono stati enfatizzati i “tratti infantili”, cioè quell'insieme di caratteristiche morfologiche dalle quali l'essere umano è particolarmente attratto perché riconducono allo stadio di sviluppo dell'infanzia, tra cui testa grande e arrotondata, occhi e orecchie grandi e naso piccolo. Sono le stesse però che inducono nel cane la sindrome brachicefalica con la conseguente difficoltà respiratoria e di termoregolazione.

Per questo in diversi paesi come la Norvegia, i cani con l'aspetto di Rope Daddy sono stati messi fuori legge: la loro stessa esistenza in vita è causa di sofferenza, e le continue estremizzazioni portate avanti da una selezione attenta solo al guadagno non fanno che accentuare i problemi esistenti.

Le informazioni fornite su www.kodami.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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