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14 Aprile 2024
9:00

Come lavare un cane con leishmaniosi

I cani affetti da leishmaniosi presentano spesso dermatite, forfora, alopecia e altri problemi cutanei. Per questo vanno lavati con prodotti specifici e nel modo corretto.

Membro del comitato scientifico di Kodami
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La leishmaniosi nel cane è una malattia protozoaria, trasmessa dalla puntura del flebotomo o pappatacio. Si manifesta con forfora e scaglie cutanee, zone del pelo alopeciche, presenza di croste, onicogrifosi (crescita delle unghie), congiuntivite e/o uveite, zoppia, ingrossamento dei linfonodi, anemia, epatopatia e insufficienza renale.

Bisogna prestare particolare attenzione quando si lava un cane affetto da leishmaniosi perché, se lesioni cutanee sono profonde e ulcerate, il bagno potrebbe essere addirittura controindicato, mentre per tutte le altre situazioni il bagno potrebbe aiutare a gestire la problematica cutanea. Bisogna però individuare il tipo di prodotto idoneo, in modo da effettuare una vera e propria shampoo-terapia.

È bene ricordare che non tutti i sintomi sopracitati sono sempre presenti e alcuni soggetti possono essere infetti, ma totalmente asintomatici. Per questo è importante effettuare sempre un'adeguata protezione repellente verso i pappataci e dei test di screening per diagnosticarla, soprattutto perché la leishmaniosi è una zoonosi (patologia che può essere trasmessa all'uomo dal flebotomo) endemica in Italia e in molte zone del mondo, dunque la prevenzione resta una arma fondamentale contro questa malattia.

Come preparare il bagno

Per effettuare il bagno è bene disporre di un ambiente non freddo, con una temperatura di circa 20°C. Si può poi scegliere se farlo in una vasca, una doccia o predisporre una "bacinella" apposita, proporzionale alla dimensione del cane. Prima di iniziare  ci si deve procurare tutto il necessario che servirà durante e anche alla fine del bagno, in modo da non doversi allontanare e far sì il più possibile che sia una esperienza piacevole per il cane.

L'acqua deve essere tiepida, tra i 25°C-30°C, ed è bene evitare la testa e le orecchie sia per lasciare liberi occhi e naso dal contatto con l'acqua e per evitare che entri nel condotto uditivo e provochi poi fastidiose otiti. Il tipo di shampoo dovrà essere scelto in modo personalizzato in base alla situazione dermatologica del cane. Così il bagno diventa anche una "shampoo terapia" che coadiuva la guarigione della cute. Alla fine, il cane va asciugato in modo che non resti umido.

I prodotti da usare

I prodotti da usare sono soggettivi, perché la leishmaniosi può provocare una vasta gamma di lesioni cutanee: da una semplice forfora o presenza di pelo opaco e secchezza cutanea, fino alla presenza di scaglie di forfora, croste, ulcere e alopecia. Si possono avere quadri di dermatite, dermatosi e piodermite più o meno complicata da infezioni batteriche e/o fungine, quindi per alcuni soggetti sarà necessario usare prodotti emollienti e idratanti come quelli a base di ribes, aloe, zinco, vitamina E, avena, lanolina.

In altri casi si preferiranno shampoo ad azione seboequilibante o, ancora, potrà sarà necessario usare lozioni cheratolitiche e/o disinfettanti a base di acido acetilsalicilico, zolfo, clorexidina, retinoidi. In alcuni casi, infine, potrebbe essere necessario alternare due tipologie diverse di lozioni.

Non a tutti i soggetti però è sempre bene effettuare il bagno, soprattutto se le lesioni cutanee sono ulcerate e molto estese: il rischio è che si infettino. Molti soggetti con ulcere e lesioni profonde possono invece trarre beneficio da soluzioni a base di ozono e trattamenti di laserterapia.

La tecnica corretta  per lavare un cane con leishmaniosi

Il cane con leishmaniosi va lavato accuratamente. Dopo aver bagnato con acqua tiepida la cute e messo nelle mani una noce di shampoo idoneo, si deve massaggiare delicatamente tutto il corpo: collo, dorso pancia, cosce e zampe. Ciò deve essere fatto per diversi minuti, migliorando così l'assorbimento si avranno risultati più efficaci. Alla fine del massaggio, lo shampoo va risciacquato facendo attenzione che non entri in contatto con orecchie e occhi provocando inutili fastidi.

Cosa fare dopo il bagno

Dopo il bagno è bene premiare il cane, in modo che lo associ ad una esperienza positiva. Si deve poi procedere all'asciugatura: prima tamponando l'eccesso di acqua e poi con un phon – se il cane è abituato e non lo associa a comportamenti di evitamento o paura – asciugandolo bene. In molti casi il veterinario potrebbe prescrivervi delle schiume o lozioni da applicare in seguito sulla cute asciutta.

Le informazioni fornite su www.kodami.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
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Eva Fonti
Medico Veterinario
Ho conseguito la laurea specialistica in Medicina Veterinaria nel 2009 presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II con una tesi sperimentale in chirurgia oftalmica, nel 2010 ho conseguito il perfezionamento in Radiologia Veterinaria. Nel 2013 ho inaugurato il mio ambulatorio in Minturno sul lungomare di Scauri.
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