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2 Agosto 2024
14:23

Chi è Beacon, il cane da pet therapy che ha aiutato le campionesse americane a trionfare alle Olimpiadi

Beacon è un Golden Retriever di quattro anni ed è parte integrante di un programma avviato dal team della ginnastica Usa per supportare atlete e atleti, contribuire al loro benessere e alla salute mentale.

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Si chiama Beacon, ha quattro anni ed è una delle stelle di queste Olimpiadi di Parigi. Non per meriti sportivi, ma perché la sua presenza è anche se da lontano un pensiero costante tra gli atleti: Beacon è un cane da IAA (Interventi Assistiti con gli Animali), più nota come pet therapy. E' un Golden Retriever originario della California che ha dato supporto alle atlete del team della ginnastica artistica, capitanate da  Simone Biles, durante le qualificazioni a Minneapolis.

Il cane non è a Parigi – questioni logistiche hanno alla fine fatto propendere per la permanenza negli Stati Uniti – ma i video che lo mostrano giocare con la pallina sulla pedana a Minneapolis e farsi coccolare da campionesse come Biles e Sunisa Lee lo hanno fatto diventare famosissimo sui social.

Beacon è nato a febbraio 2020 in Michigan, ed è stato adottato quando aveva otto settimane da Tracey Callahan Molnar, 65 anni, ex allenatrice di ginnastica ritmica. Prima di lui Molnar condivideva la vita con un altro Labrador, Tulsa, morto nel 2019. Con Tulsa aveva avviato attività di pet therapy su base volontaria, e pur non desiderando costringere Beacon a intraprendere la stessa strada, ha provato a vedere se fosse portato. Il cane dal canto suo ha dimostrato da subito una predisposizione a stare con le persone, e Molnar ha iniziato a lavorare con lui.

Grazie alla conoscenza di Molnar, associata a USA Gymnastics da oltre 40 anni, con Caroline Hunt, vicepresidente del programma di ginnastica ritmica di USA Gymnastics, è partita l’idea di inserire Beacon nel programma di pet therapy avviato dall’associazione a febbraio 2023. L’iniziativa è entrata nel vivo la scorsa estate ai campionati di ginnastica degli Stati Uniti a Fort Worth, in Texas, parte integrante di un ampio programma finalizzato a supportare gli atleti e la loro salute fisica e mentale durante momenti di grande stress come le competizioni nazionali e internazionali.

«Ciò che la ginnastica degli Stati Uniti ha fatto con l'incorporazione della pet therapy per atleti e allenatori nell'arco di quattordici mesi è, a mio parere, encomiabile ed eccezionale. Non vedo l'ora di continuare a supportare i nostri ginnasti – è stato il commento di Molnar alla vigilia dell’inizio delle Olimpiadi – A livello personale, sono stata sopraffatta, nel migliore dei modi, dai commenti positivi che così tante persone ci hanno detto di persona o inviato tramite i social media. Abbiamo incontrato tantissime persone gentili e solidali».

«Se Beacon vi ha toccato il cuore, vi ha fatto sorridere, vi ha sollevato il morale o vi ha ispirato a prendere in considerazione la pet therapy, ne sono felice e grata. Beacon e io faremo il tifo per i nostri atleti olimpici dalla California e speriamo che il team ci senta forte e chiaro sino a Parigi».

L'utilizzo dei cani come sostegno psicologico è un tema molto delicato che deve essere, però, sempre legato al benessere del cane. Vedere queste immagini, infatti, influenza le persone nel concepire il cane appunto come "supporto umano" ma l'accento va messo anche su ciò che l'animale prova e quanto sia davvero a suo agio nello svolgere quello che per noi è lavoro e che per lui deve invece essere un'attività piacevole che fa per esprimere le sue motivazioni. «Ad oggi gli IAA in Italia trovano ampia applicazione in svariati settori socio-assistenziali, tra cui ospedali, comunità di recupero, centri socio-educativi e riabilitativi, carceri, comunità per minori, scuole di ogni ordine e grado, case di riposo, centri per persone diversamente abili e con patologie psichiatriche – ha spiegato la veterinaria esperta in benessere animale Laura Arena su Kodami – ma è importante che ci siano le figure professionali e gli operatori coinvolti che sono sempre un Medico Veterinario esperto in IAA e un Coadiutore dell’animale».

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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